Le analisi probabilistiche, quelle che contano quando si vuole individuare una possibile linea di tendenza a lungo termine, lasciano poco spazio ai dubbi. La prima settimana di dicembre, che corrisponde all’esordio dell’inverno meteorologico, molto probabilmente trascorrerà sotto un vasto cupolone anticiclonico.
I passi che potrebbero inscenare l’ennesima anomalia meteo-climatica di queste ultime settimane saranno i seguenti.
27-28 novembre: innalzamento dell’anticiclone atlantico verso il Baltico con distacco di un vortice ciclonico sul nostro meridione.
29-30 novembre: ripartenza del flusso portante in uscita dal Canada con erosione dell’alta pressione atlantica e successivo inserimento di una saccatura sull’Europa centro-settentrionale.
1-3 dicembre: nascita e approfondimento di una nuova saccatura su Labrador e Groenlandia e richiamo dell’anticiclone dal nord Africa verso il Mediterraneo centrale e l’Italia.
Le conseguenze? Se quanto descritto andrà effettivamente in porto, nella prima settimana di dicembre assisteremo ad un nuovo periodo caratterizzato da tempo stabile e soleggiato, con temperature al di sopra della norma, soprattutto in montagna e sui colli. Qualche grado in meno sulle pianure per possibili strati nebbiosi notturni e cattiva qualità dell’aria, specie nei grandi centri urbani.
Da notare il protrarsi dell’assenza di precipitazioni sulle regioni di nord-ovest, con allargamento della forbice di anomalia, e non solo in pianura, ma anche in montagna, dove spicca la quasi totale assenza di copertura nevosa.
Luca Angelini
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