INQUINAMENTO NEL MONDO: i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, scaturiti dal più approfondito e dettagliato studio finora mai condotto sull’argomento, sono piuttosto allarmanti.Il 92% delle persone sul pianeta, vale a dire più di 9 su 10, respira aria intrisa di inquinanti dannosi per la salute.
INQUINAMENTO IN EUROPA E IN ITALIA: focalizzando l’attenzione sull’Europa centro occidentale, come si evince dalla cartina, siamo noi in Italia ad avere la peggiore qualità dell’aria e, a differenza della penisola scandinava, isole britanniche, Francia e Spagna, non possediamo estese aree verdi. La pianura Padana, specialmente durante i lunghi periodi di alta pressione, raggiunge elevatissimi livelli di inquinamento, paragonabili a quelli della Cina e dell’India. Si salva solo la Sardegna, che vanta la migliore qualità dell’aria in Italia per via della sua bassa densità di popolazione e per la presenza, seppur localizzata, di aree ancora incontaminate. Secondo Maria Neira della Organizzazione mondiale della Sanità, “l’inquinamento dell’aria è oggi il peggiore rischio ambientale per la salute, responsabile della morte di una persona su 9”.
A differenza dei media italiani che ancora evitano e sottovalutano l’argomento, all’estero non si parla d’altro e da poco la CNN ha indicato come zone peggiori al mondo il Pacifico occidentale, l’area mediterranea, i paesi sub sahariani ed il sud est asiatico. Tra i dati maggiormente allarmanti spuntano i morti da PM10 e PM2,5 (polveri fini inquinanti) che in Europa si concentrano quasi totalmente nel nostro Paese.
LA RICETTA PER USCIRNE: come ridurre i veleni presenti nell’aria in Italia e in Europa? S può iniziare applicando un modello matematico che, tenendo conto delle soluzioni più economiche, vada a ridurre una o più fonti inquinanti (traffico, industria, riscaldamento domestico e allevamenti zootecnici) a seconda del territorio. Pochi sanno che la ricetta è già stata studiata e messa a punto dal dipartimento di Ingegneria meccanica-industriale di Brescia. Si tratta del progetto Opera, premiato dalla direzione generale Ambiente dell’Unione Europea perché tra i migliori del programma Life+ (che si prefigge l’obiettivo di ridurre le emissioni del 20% entro il 2020).
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