Inverni così vicini eppure così lontani. Non serve andar indietro di chissà quanti anni per ritrovare le nostre città imbiancate.
Prendiamo ad esempio Milano e Torino: pensate che gli esordi di dicembre del 2010, come documentano le due immagini, erano trascorsi con una bella nevicata a tappeto su diverse città della pianura Padana, in particolare sui settori di nord-ovest. Andando indietro di 15 giorni, pensate, la notizia di un’altra sbiancata salta all’occhio dai polverosi archivi del novembre 2010, ma in quel caso spiccò soprattutto il caso dell’Emilia, con Piacenza Bologna che ebbero il loro scintillante battesimo della neve, di quella perfetta.
Il 2011 invece, dopo un autunno storto, si confermò un inizio di inverno parimenti sotto tono, tant’è che le stesse città padane, nel giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, trascorrevano l’atmosfera pre-natalizia senza alcuna traccia di neve, ma tanti giorni di nebbia e aria pesta, cui seguì poi un tiepido vento di Foehn con un sole e un blu quasi irreali che portarono le temperature massime agevolmente oltre i 12-14 gradi.
Sulle ex fredde e brumose città padane sembrava tanto allora mentre oggi, allo scoccare dell’inverno meteorologico targato 2016, ci rendiamo conto che, ad eccezione di una breve parentesi a cavallo degli ultimi due giorni (che abbondanza…), usciamo da una tepore novembrino che di quei valori ha cucito addirittura una media climatologica.
Ma che inverno è? Per ora nessuno ma la stagione, ricordiamolo bene, deve ancora cominciare.
Luca Angelini
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