Una sagoma spettrale che emerge dalle acque. Siamo in Messico e quella figura altro non è se non il profilo del Tempio di Santiago (1.700 d.C.), il cui destino cambiò circa 50 anni fa con la costruzione della diga di Nezahualcoyotl, che imbrigliò le acque del fiume Grijalva, nello Stato del Chiapas.
Il tempio fu sommerso dalle acque del lago così costituitosi ma ora una pesante e prolungata siccità ha fatto calare il livello del bacino di circa 25 metri, sufficiente a far riemerge e i ruderi della struttura. La stessa cosa era già successa nel 2.002 durante un altro intenso periodo di siccità; allora fu persino possibile passeggiare all’interno della basilica, senz’altro un reperto archeologico di grande interesse.
Report Luca Angelini
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.