
Natale si avvicina, ma ad oltre una settimana di distanza dall’obiettivo della nostra previsione, possiamo solo dare una prima infarinatura, stilare una prima linea di tendenza a livello generale, senza scendere nei dettagli. Il segnale è quello che si può cogliere delle elaborazioni probabilistiche a media scadenza messe a disposizione dal Centro di Calcolo di Reading. Andiamo dunque a commentarli.
Prima carta (qui sotto): rappresenta l’altezza della superficie di 500hPa. E’ lo scenario medio di 50 previsioni. Possiamo subito notare due particolari, il primo è la presenza di una saccatura sul nord Europa con asse disposto lungo i meridiani dal Baltico alla penisola Iberica. Il secondo dettaglio (non di poco conto) è un segnale soddisfacente, un discreto margine di affidabilità di questo quadro. Con una siffatta situazione l’Italia si troverebbe sotto l’influenza di correnti sud-occidentali che, al centro-nord, si presenterebbero a curvatura ciclonica. Su queste zone non è pertanto esclusa la possibilità di un graduale peggioramento del tempo, anche se più “sbilanciato” verso la giornata di Santo Stefano.

Carta in alto (e sotto in fondo all’articolo): ci mostra un parametro importantissimo, poichè ci indica la probabilità di avere temperature inferiori allo zero. Come risulta chiaramente, questa probabilità sarà elevata praticamente solo sull’arco alpino. Questo vale a dire che il limite dello zero termico sarà relativamente elevato e tale da escludere la possibilità che le eventuali precipitazioni (previste ricordiamo soprattutto per Santo Stefano),possano manifestarsi a carattere nevoso sino in pianura.
Concludendo dunque, si profila un Natale incerto, ma non freddo (per la stagione). Qualche pioggia in arrivo al centro-nord, soprattutto a Santo Stefano, più mite e soleggiato al sud. Ovviamente tutto ciò andrà confermato. Salvate questo sito tra i vostri “preferiti” e rimanete quindi con noi.
Luca Angelini
