
A dispetto di chi, suo malgrado, si era attaccato qualche settimana fa ad una sperduta isoletta di “normalità” meteorologica (centrata sul Mediterraneo), paventando un improbabile anno senza stagione estiva, la realtà risponde con prepotenza tagliando in due l’emisfero con un’onda di calura ben oltre ogni normalità.
Osservate voi stessi la previsione calcolata su scala globale, dal modello inglese ECMWF, riguardante il possibile andamento medio delle anomalie di temperatura tra il 10 e il 17 luglio: risulta chiarissimo l’apporto di calore che mette radici addirittura nei pressi della sorgente per eccellenza fornita dall’area ENSO (vedi condizioni di El Nino) per poi caricarsi ulteriormente tra sud America e Caraibi fino ad attraversare l’Atlantico e approdare tra l’Africa nord-occidentale e il nostro Mediterraneo.
In tutto questo giocano certamente un ruolo determinante le temperature superficiali degli oceani, che hanno raggiunto valori particolarmente elevati, mai visti nella climatologia del recente passato.
Credit: Francesco Nucera
Report Luca Angelini
