9-10 dicembre: aria polare mordi e fuggi

neveConfermato: durerà due giorni, dico, due giorni, l’azione di un nucleo d’aria polare marittima che con tanta fatica giunterà a destinazione sull’Italia alla fine del giorno dell’Immacolata. Sarà una toccata e fuga, sia per la spinta vigorosa del flusso portante che accompagna il mulinello colmo di aria fredda, sia per i fenomeni assai sbrigativi.

Ma andiamo a vedere un primo dettaglio:

Tutto partirà lunedì sera, quando l’aria fredda busserà alla porta alpina e, costretta ad una temporanea frenata, andrà accumulandosi al di là delle linee di cresta e creando quindi una sorta di vuoto di pressione sul lato padano. Ma il nocciolo freddo potrà contare anche su una buona componente ciclonica in quota e così ecco che nella notte su martedì 9 riuscirà a valicare l’arco alpino, riversando il 70% della sua colata attraverso la porta adriatica.

L’aria fredda solleverà quella mite preesistente e genererà quindi rovesci, anche di natura temporalesca che dal basso Veneto, si porteranno verso l’Emilia e la Lombardia meridionale.

Frattanto però quel 30% della colata che manca all’appello, avrà portato le prime nevicate sui settori di confine della Valle d’Aosta, per poi incanalarsi in maniera turbolenta verso la valle del Rodano, dove l’effetto Venturi  darà vita ad un Maestrale tempestoso proiettato verso la Sardegna. L’impatto di questa scia di vento causerà per shear l’invorticamento delle masse d’aria presenti sul mar Ligure, dove andrà confluendo, sotto forma di tramontana,  anche la Bora adriatica.

Ecco che il guasto vero e proprio si potrebbe ancora una volta concentrare sulla Liguria dove, martedì mattina, potremo assistere a rovesci intensi e temporali anche di forte intensità, accompagnati da Tramontana scura. Il blocco depressionario si porterà quindi rapidamente verso la Sardegna che raggiungerà in serata apportando un buona dose di rovesci e temporali.

Tutto qui? No, manca ancora il capitolo neve. Dove cadrà in definitiva la tanto decantata dama bianca? Data la rapidità con cui l’aria fredda passerà sopra l’Italia, potremo assistere a nevicate fino a 400-600 metri nella tarda serata di lunedì sul Trentino meridionale e sulle Prealpi venete. Nella notte su martedì 9 neve in arrivo qualche rovescio di neve anche sul settore gardesano lombardo, ma soprattutto sull’Emilia fin verso i 400 metri-500 metri, anche se con qualche locale episodio di neve tonda possibile anche più in basso in caso di temporali (probabilità 35%).

Poi tutto, come detto, finirà sulla Liguria, anche se per quest’ultimo dettaglio la modellistica numerica non ha ancora fornito soluzioni univoche. In altre parole dovremo tornarci sopra con i prossimi aggiornamenti. Intanto, alla luce delle ultime corse, possiamo ipotizzare una sventagliata di nevicate sull’Appennino Ligure centro-orientale fin verso i 500-600 metri, con qualche sconfinamento anche su quello toscano, specie sul Mugello, fin verso i 600-700 metri.

E altrove? Solo spruzzate possibili per sbarramento da est quindi, nella giornata di martedì, non si escludono brevi e intermittenti rovesci di neve sui settori interni e appenninici di Marche, Abruzzo e Molise, tra 600 e 800 metri. Lo stesso per i monti sardi, che martedì sera potranno venire interessati da rovesci di neve fin verso i 1200 metri.

Per il resto tanto vento e, come detto, anche un sensibile alo delle temperature. Nelle prossime ore forniremo ulteriori dettagli cercando anche di risolvere il problema ligure.

Vi aspetto!

Luca Angelini

 

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