Ancora un CICLONE si prepara in Atlantico, venerdì una nuova tempesta investirà l’Islanda

Con un vortice polare così ci si può aspettare di tutto. Ci possiamo aspettare ad esempio che una modesta ondulazione del flusso sul nord America, tale è la situazione oggi mentre scriviamo, finisca per trasformarsi in un autentico mostro dell’atmosfera nel giro di 24 -36 ore, l’ennesima ciclogenesi esplosiva di questo scorcio stagionale.

Dunque un nuovo potente ciclone sta per scavare la fossa all’inverno mediterraneo, andando in fuga verso il Circolo Polare Artico. Questa volta investirà nel pieno delle sue forze l’Islanda, sconvolgendola nella giornata di venerdì 14 febbraio. I modelli numerici stimano un valore di pressione spaventoso nel momento in cui il vortice sorvolerà l’Isola: ben 935hPa nelle ore centrali di venerdì. In quota la superficie di 500hPa si abbasserà sotto l’altezza media di circa 500 metri, anch’essa una anomalia estrema, mentre il parziale inserimento di aria mite nel cuore freddo della struttura fa pensare ad un processo di “warm seclusion” tipico dei cicloni molto violenti.

L’ira di Eolo si abbatterà, oltre che sull’Islanda, anche sulle coste sud-orientali della Groenlandia e sul braccio di mare che li separa, dove l’ulteriore effetto eolico indotto dal moto del vortice stesso e dall’effetto Venturi, innescherà venti con velocità media di 150 km/h. Le punte di raffica non sono stimabili perchè addirittura fuori scala rispetto ai medesimi modelli.

Questa volta i venti forti non dovrebbero interessare anche l’Italia, che verrà invece probabilmente abbracciata in toto dal “solito” anticiclone.

Luca Angelini

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