Anticiclone nord-africano OK e dopo?

meteosat5 magNella splendida immagine satellitare di questo pomeriggio (ore 16.45 del 5 maggio), sono racchiusi i segreti del tempo, non solo attuale, ma anche per i prossimi 4-5 giorni. Immagini come queste, a supporto della modellistica numerica naturalmente, ci aiutano ad individuare quei soggetti sinottici che fanno da guida all’evoluzione meteo a breve e media scadenza. Per questo motivo è lecito domandarsi: che tempo ci dovremo aspettare dopo la dipartita dell’anticiclone nord-africano?

E andiamolo a scovare dunque questo autentico incubo di molti Italiani: lo vedete nell’immagine satellitare, là dove non ci sono nubi, ma meglio identificato con una lingua rosso fuoco proiettata verso il Tirreno meridionale. L’altro protagonista della scena, un blocco di aria più fresca di origine nord-atlantica, visibile con i ciottoli nuvolosi sul vicino oceano, viene risucchiato dalle latitudini polari e, confluendo entro il pozzo depressionario tra Regno Unito e mare del Nord, finisce per interferire con l’aria africana, generando lungo il bordo di contatto una lunga (ma debole) perturbazione.

Questa si renderà responsabile nelle prossime 24 ore di qualche rovescio o temporale a carico principalmente delle regioni alpine e avrà il merito di spingere verso l’Egeo e poi persino sulla Russia l’asse del caldo africano, così da permettere l’inserimento di aria meno calda da quadranti occidentali. Aria meno calda? E quella fresca lassù in oceano?

quota 10magPer rispondere al quesito dobbiamo osservare la perturbazione n.2 a sinistra dell’immagine satellitare. Inserita in un centro di bassa pressione recentemente sfuggito dalle zone canadesi, questa perturbazione si inserirà entro il flusso portante causandone l’ondulazione e quindi provvedendo a forzarlo lungo un canale di correnti occidentali. Questo avrà due conseguenze che potranno risultare determinanti per il tempo sull’Italia nel prossimo fine settimana.

1) La prima risultante vedrà riconsolidarsi sul Mediterraneo un campo di alta pressione alimentato da aria temperata marittima, quindi decisamente meno calda, che ci terrà compagnia giovedì 7 e buona parte di venerdì 8.

2) La seconda(suggerita dall’analisi probabilistica delle correnti in quota, vedi mappa qui sopra), vedrà questo nuovo anticiclone andare a nozze con quel che rimarrà dell’alta africana, ormai dispersa in Russia, provvedendo ad erigere una sorta di blocco sull’Europa dell’est. In tal modo la perturbazione n.2 potrà venir richiamata verso l’Italia e interessare con qualche nota di instabilità (rischio di temporali principalmente pomeridiano-serali) il nord nella sera di venerdì e in quella di sabato, le centrali adriatiche nella mattina di domenica e il meridione peninsulare nel pomeriggio-sera dello stesso giorno.

Per ora ci fermiamo qui, significando che occorrerà tornare sulla nostra analisi e rivederla alla luce degli aggiornamenti più freschi, anche perchè tale evoluzione propenderebbe per un generale rientro delle temperature nella norma, il che significa senz’altro un bel tonfo rispetto ai valori attuali, l’attesa rinfrescata.

Come sempre vi aspetto, ai prossimi aggiornamenti!

Luca Angelini

 

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