La nostra lunga corsa verso il rientro dell’Italia entro un periodo di normalità climatica e quindi verso l’inverno, parte da qui. Come sempre, la natura per sovvertire un equilibrio e trovare un nuovo assetto nell’ottica di un primario bisogno di risparmiare energia, necessita di tempo.
Cosa inizierà dunque a cambiare a partire dalle prossime ore?
Due sono i punti di osservazione ottimali per mettere a fuoco l’evoluzione meteorologica nel medio termine: il primo è posto nel flusso portante, lanciato a gran velocità con alto indice zonale (da ovest verso est), oltre il 50mo parallelo, cui si inserisce una lieve ondulazione della tropopausa e il secondo consiste invece in un blando campo di bassa pressione al largo delle Canarie, in fase di risalita verso il Marocco.
Ebbene, le due “disturbance” finiranno per andare in fase ed attaccare su due fronti il ciclope anticiclonico euro-atlantico. La manovra si completerà nel giro di 36-48 ore tra il pomeriggio di martedì 13 e la giornata di mercoledì 14 ad opera di due distinte ( e deboli) perturbazioni. L’anticiclone, all’altezza della Mitteleuropa, verrà scisso in due settori, dei quali quello orientale finirà per perdersi sulla Russia meridionale e quello occidentale arretrerà verso ovest , riposizionandosi alla deriva dell’Atlantico subtropicale.
La perturbazione legata al flusso portante transiterà sull’Europa centrale, lambendo tra martedì e mercoledì il nord Italia, quella in risalita al Marocco si occuperà martedì di centro e meridione. In realtà, data l’inevitabile processo di frontolisi cui andranno incontro i due corpi nuvolosi nella faticosa opera di scissione dell’alta pressione, avremo a che fare al più, con un parziale aumento della nuvolosità, alternata a schiarite. La fenomenologia, complessivamente scarsa o assente, si limiterà a recare qualche debole pioggia tra martedì pomeriggio e mercoledì, tra Liguria, basso Piemonte, bassa Lombardia e alta Toscana.
Con l’approssimarsi dei due deboli transienti, si accompagnerà l’afflusso di aria moderatamente umida e temperata che si disporrà con ventilazione meridionale, generando un lieve ma generale rialzo del campo termico al centro e al sud, con valori che si riporteranno rapidamente 2-3°C al di sopra della media. Il rialzo verrà avvertito al nord essenzialmente per quanto concerne i valori notturni.
Il tutto mentre dalla Francia procederà a grandi passi la perturbazione della svolta, quella legata alla saccatura nord-atlantica che provvederà a presentare all’Italia, il fiacco e svogliato avvio dell’inverno climatico.
Luca Angelini
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