Tempo fresco e instabile: ricordate quanto avevamo anticipato un paio di giorni fa a riguardo in questo articolo? Bene, considerato che con gli spostamenti delle masse di aria fredda nulla è da dare per scontato, siamo andati a vedere quali novità sono emerse dalle ultimissime analisi numeriche. Il risultato lo possiamo vedere sintetizzato nella mappa rappresentata in figura.
Elaborata dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, questa mappa fornisce il campo di temperatura al livello della superficie isobarica di 850hPa, ovvero a circa 1.500 metri. Ciò vuol dire che, per mezzo di questa carta, possiamo apprezzare il movimento delle masse d’aria alle quote medio-basse dell’atmosfera e, in tale contesto, risulta bene evidente quella lingua di aria fredda in discesa dalle latitudini polari verso l’Europa centrale.
Siamo a domenica 15 maggio e, come vedete, questo blocco di aria fredda (fredda per la stagione si intende) nata oltre il Circolo Polare Artico, inizierà ad addossarsi in massa contro l’arco alpino. La spinta che la pilota (vedi frecce azzurre) farà in modo che come una macchia d’olio, questa lingua si aprirà a ventaglio e, pur assottigliandosi, riuscirà a penetrare sull’Italia attraversandola da parte a parte.
L’ingresso sul nostro Paese avverrà con il transito di una perturbazione, i cui avamposti inizieranno a solcare i nostri cieli nella giornata di venerdì, per poi proseguire con una seconda perturbazione nella giornata di sabato e completare poi l’opera con un terzo corpo nuvoloso in transito domenica. In questo modo, nel giro di 24-36 ore proprio a partire dal weekend, tutta l’Italia assisterà ad un sensibile calo delle temperature, le quali si porteranno alcuni gradi al di sotto della media per qualche giorno, con apice intorno al 17 maggio.
Per ora ci fermiamo qui: approfondiremo comunque in una ulteriore analisi la possibile evoluzione di questa interessante e vivace fase di tempo primaverile.
Luca Angelini
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