Parrebbe un classico titolone pre-confezionato, di quelli tipici di chi lancia il sasso, poi nasconde la mano, ma questo sito intende seguire #labuonameteo e non lasciarsi cadere in simili inutilità d’informazione. Ma allora di quale uragano stiamo parlando?
Naturalmente di un uragano atlantico, battezzato Joaquine. Lo vogliamo tenere d’occhio non certo perchè verrà a piazzarsi proprio sull’Italia, che già è capace di produrre vortici insidiosi di suo, ma in quanto potrebbe destabilizzare la progressione dell’evoluzione sinottica della prossima settimana.
Come possiamo apprezzare dalla figura, la traiettoria del ciclone, che attualmente vanta la forza di uragano categoria 1 (la massima è la categoria 5 nelle scala Saffir-Simpson) nelle prossime ore lascerà la culla caraibica che l’ha generato e verrà agganciato dal flusso secondario delle medie latitudini e quindi risucchiato verso i 40-45°N. Ma questa sarebbe la latitudine dell’Italia.
Ora, la modellistica utilizzata nell’ambito della Meteorologia Tropicale passerà quindi in consegna il ciclone ai nostri modelli numerici deterministici, i quali potranno pertanto subire modifiche, anche sostanziali nella risoluzione dello stato dell’atmosfera per i prossimi giorni. Questo risulta ancor più importante nell’ottica di un corretto inquadramento di quel possibile guasto previsto sul finire della settimana a partire dalle nostre regioni centro-meridionali.
Insomma, il messaggio che deve passare è il seguente: considerato l’inserimento di una struttura tropicale entro la circolazione delle medie latitudini che scorre subito a monte della scena euro-mediterranea, è doveroso ritenere possibile un temporaneo abbassamento di affidabilità delle elaborazioni numeriche e quindi delle previsioni meteorologiche a media e lunga scadenza che da esse dipendono.
Da parte nostra, forniremo come sempre puntuali aggiornamenti in modo tale da mantenere il più corretto possibile la linea previsionale proposta.
Luca Angelini
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.