
Il ciclo solare numero 25, iniziato alla fine del 2019, sta aumentando di intensità molto più velocemente di quanto previsto dagli scienziati, producendo più macchie solari ed eruzioni di quanto fosse stato simulato. Ricordiamo che una maggior produzione di macchie ed eruzioni indica una attività solare più intensa. Lo ha reso noto l’agenzia americana NOAA in riferimento alle rilevazioni satellitari della serie Goes SUVI(Solar Ultraviolet Imager). I SUVI creano immagini della corona solare a sei diverse lunghezze d’onda, dell’ultravioletto estremo.
Il monitoraggio e la previsione dei cicli decennali del Sole danno un’idea approssimativa della frequenza delle tempeste meteorologiche spaziali di tutti i tipi – dai blackout radio alle tempeste geomagnetiche e alle tempeste di radiazioni solari – ed è utilizzato da molte industrie per valutare il potenziale impatto della meteorologia spaziale sulla Terra. In altri termini i meteorologi spaziali della NOAA utilizzano le immagini SUVI per emettere avvisi e sorvegliare le tempeste meteorologiche spaziali.
Sebbene stiamo assistendo a una maggiore attività sul Sole, è previsto che questo ciclo decennale sarà nella media rispetto ai cicli solari del secolo scorso. Inoltre, come sappiamo, le influenze dirette del ciclo decennale delle macchie solari non ha conseguenze tangibili sul clima terrestre a breve termine.
Approfondimento completo NOAA – VIDEO con time lapse dal 2019 ad oggi.
Report Luca Angelini