Australia, quattro mesi con il fuoco ed è attesa una nuova ondata di calore

In diverse zone dell’Australia l’atmosfera è apocalittica: cieli rossi, aria irrespirabile, persone e animali in fuga. L’immagine prospera e tranquilla del quinto Continente è stata sbriciolata da una fase climatica davvero impressionante per anomalie vistose e persistenti.

L’estate 2020 è solo all’inizio e fa già contare ben 18 vittime, migliaia di sfollati e 500 mila anomali morti. L’ondata di roghi, sopraggiunta dopo una breve tregua invernale, era stata preceduta l’anno scorso da un’altra estate torrida e infuocata. A Sidney e Canberra l’aria è irrespirabile, la colonna di fumi ha raggiunto persino la Nuova Zelanda dove i ghiacciai si sono tinti di rosso.

In questi ultimi giorni la situazione meteorologica è lievemente migliorata, il caldo estremo ha lasciato spazio a temperature più normali e ha permesso l’intervento dei soccorsi, ma per il prossimo fine settimana è in previsione una nuova ondata di calore, con picchi di oltre 45 gradi nel Nuovo Gallese del sud e nello Stato del Vittoria.

Report Luca Angelini

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