Mentre si vanno delineando con sempre maggior precisione le dinamiche della fase fredda e turbolenta in vista a partire dal prossimo fine settimana (nelle prossime ore stilerò un articolo dedicato), gli orizzonti si allargano e iniziano a suggerirci anche un importante particolare: quanto potrebbe durare questa parentesi invernale nel cuore dell’autunno?
Secondo l’andamento di alcuni importanti indici, elaborati con metodi probabilistici, dunque con errore prognostico ridotto al minimo possibile, potrebbe trattarsi proprio solo di una parentesi. A monte della saccatura che si porterà dietro il nocciolo di aria artica di origine groenlandese infatti, le correnti portanti tenderanno a ripartire in uscita dal nord America.
L’ipotesi è suffragata anche dall’esame dell’Oscillazione Artica (vedi prima figura), che mette in risalto la ripartenza della circolazione circumpolare con riassorbimento delle propaggini fredde, a partire da metà della prossima settimana. Insomma una irruzione fredda, senz’altro importante, ma di breve durata, così come si può notare anche dagli scenari elaborati dal modello americano GFS, con metodo a spaghetti (seconda figura).
Naturalmente siamo nel campo delle ipotesi, sarà opportuno tornare su questa analisi nei prossimi giorni e confermare o meno quanto esposto.
Luca Angelini
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