CALDO, come siamo messi in questa settimana?

Un’estate che finora ha concesso alcuni alti e bassi, distinguendosi dalle stagioni mono corda degli anni recenti e che non si è lasciata andare a particolari eccessi, pur senza disdegnare di proporre alcune fasi afose poco gradite al nostro organismo, oltre al solito sottofondo di temperature al di sopra della media per gran parte del periodo. Ecco in sintesi estrema abbiamo fatto il punto su questa prima parte della stagione più temuta dagli Italiani, e non a torto.

Ora, in attesa dei dati strumentali che daranno o meno ragione a questa impressione personale, guardiamo avanti per capire quale sarà il filo conduttore che ci attende nei prossimi giorni, proprio dal punto di vista di caldo e temperature.

Mentre vi scrivo, l’Italia settentrionale e parte di quella centrale, oltre alla Sardegna, si trovano sotto il respiro di aria più fresca affluita in seguito al passaggio di un asse di saccatura appartenente ad un vortice con centro sulla regione scandinava. Il sud invece si trova ancora davanti al cavo d’onda e pertanto interessato dagli ultimi refoli di aria calda nord-africana, in attesa che irrompa il Maestrale a dare una benefica spazzata all’aria. Quest’ultima manovra si compirà entro la giornata di domani, martedì 2 agosto.

spaghi 5 agostoPoi ecco l’onda successiva in arrivo da ovest: nel contesto di alternanza che vi ho appena descritto, l’onda in arrivo sarà anticiclonica, di tipo mobile, quello che tecnicamente si chiama “cuneo di alta pressione”. Per questi motivi tornerà a fare piuttosto caldo tra mercoledì 3 e giovedì 4 agosto, giornate che, come vi avevo anticipato in questa carrellata settimanale, saranno anche le più soleggiate.

Poi venerdì 5 agosto la cresta dell’onda calda, intesa come promontorio di temperature in aumento, passa e al suo posto ecco subentrare il cavo dell’onda successiva, pregno di aria nuovamente più fresca di origine atlantica. Alla luce delle attuali elaborazioni numeriche pare che questa scia fresca, accompagnata anche da qualche temporale, potrà interessare venerdì 5 parte delle nostre regioni settentrionali, per poi scivolare sabato 6 lungo l’Adriatico. La coda di questo flusso dovrebbe comunque riuscire ad innescare una ventilazione settentrionale costituita più asciutta anche sul resto del Paese, dove l’aria tornerà a girare un po’ di più allentando nuovamente la morsa dell’afa tra il prossimo weekend e i primi giorni della prossima settimana, in attesa dell’onda successiva ancora tutta da decifrare.

Luca Angelini

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