CALDO dalla seconda settimana di giugno? Andiamoci piano

Con l’estate meteorologica che bussa alle porte (per chi ancora non lo sapesse l’estate meteorologica inizia il primo giorno di giugno) e un mese di maggio alle spalle che ha graziato l’Italia da fastidiose calure anticipate, l’interrogativo si fa sempre più pressante: arriverà il grande caldo e se si, quando arriverà?

Ebbene, carissimi amici e lettori, nonostante la tecnologia abbia permesso negli ultimi anni alla ricerca, alla potenza di calcolo e alla metodologia nei processi di previsione di fare notevoli progressi, a questo interrogativo la scienza non è ancora in grado di dare una risposta che sia attendibile. E notate, ho sottolineato “la scienza” e non il singolo meteorologo o questo o quel modello numerico.

Di conseguenza, tutto quanto leggete o sentite in giro riguardo la possibile esplosione del caldo intenso a partire dai prossimi giorni è da considerarsi inattendibile, in pratica lascia letteralmente il tempo che trova. E il tempo di questi giorni, come abbiamo tutti modo di constatare, è tutto fuorchè caratterizzato da caldo estremo.

Dal canto mio, esaminando in chiave probabilistica, non solo la nota modellistica, ma anche alcuni indici climatici, ho avuto modo di constatare che all’orizzonte attendibile non compare alcun sentore che faccia presagire l’arrivo di potenti ondate di calore. Si nota sostanzialmente una modesta accelerazione della circolazione polare con un parziale arretramento del raggio di azione delle correnti fresche legate a tale circolazione.

In altre parole questo si traduce nella possibilità che fino a tutta la prima decade di giugno, limite massimo possibile della previsione a media scadenza, il profilo termico si scosterà poco dalla media del periodo. In tale contesto si nota la possibilità che a partire dal 5-7 giugno si possa andare comunque verso un certo rialzo delle temperature che, come possiamo notare dal grafico, riferito all’Italia centrale (valido anche per il resto del Paese), passeranno da valori leggermente inferiori alla media a valori pari o leggermente superiori alla media.

L’ulteriore rialzo successivo, per quanto a prima vista anch’esso piuttosto modesto, si innesta entro un campo di analisi affetto da elevata incertezza e pertanto da non considerare come attendibile.

In conclusione, l’estate è ormai alle porte, il caldo e l’afa prima o poi arriveranno, anche se non si sa ne dove ne quando. Godiamoci quindi i benefici di questa fase gradevole e differiamo gli argomenti scottanti a quando saranno sostenuti dai fatti.

Luca Angelini

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