Che INVERNO è stato in Italia? La parola al CNR

Per il momento sono stati elaborati e ufficializzati i soli dati relativi alle temperature. Ebbene, nel trimestre invernale meteorologico, che comprende i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, la media complessiva delle temperature (minime+massime) è stata superiore alla norma climatologica di +0,40°C (vedi figura, clic per aprirla).

Dunque un inverno che parrebbe essere filato via liscio senza grandi anomalie tuttavia, non appena andiamo ad approfondire i dati, si rileva che al NORD l’anomalia delle temperature sale a quasi +1.2°C, al CENTRO risulta in linea con l’andamento nazionale e al SUD, specie su Calabria e Sicilia, le temperature si sono attestate su valori inferiori alla media di circa -0,4°C.

Questo tradisce infatti la maggior frequenza di irruzioni di aria fredda in direzione delle nostre regioni meridionali, mentre il nord ha più spesso risentito della presenza ingerente dell’alta pressione.

Tale dato viene confermato anche dall’analisi delle anomalie riferite alle temperature minime notturne, inferiori alla media di -0,03°C, e quelle massime diurne, sopra la media di +0,83°C. Lo scarto evidenzia una certa escursione termica dovuta all’afflusso di aria spesso asciutta che ha potuto consolidarsi nei bassi strati anche al nord per inversione termica, confermandosi al sud per afflusso diretto dai Balcani.

Infine una curiosità: a livello complessivo l’inverno 2018-19 si è collocato al 23esimo posto tra i più caldi dall’inizio delle rilevazioni (il più mite è stato il 2007 che staccò un bel +2.19°C) e al 198esimo posto tra i più freddi (il più freddo fu il lontanissimo 1830 con un incredibile -5,37°C).

Luca Angelini