Subito una immagine satellitare (prima figura) che ci mostra un’Italia per gran parte sgombra da nubi grazie alla presenza dell’alta pressione. Si notano comunque a margine, alcune infiltrazioni di aria più fresca atlantica nei bassi strati che si rendono responsabili della formazione di strati nuvolosi bassi sui nostri mari di ponente. Al momento sono interessate le coste liguri, toscane e sarde, ma nelle prossime ore verranno coinvolte anche quelle laziali, campane, calabresi tirreniche e sicule settentrionali. Nebbie sono presenti sull’estrema pianura Padana orientale e nelle vallate interne della Toscana.
Sottili velature scorrono a tratti sulle nostre regioni settentrionali; si tratta della coda periferica delle perturbazioni atlantiche, le quali sfilano alle alte latitudini lungo il bordo settentrionale della grande campana anticiclonica posta a protezione del Mediterraneo.
L’alta pressione è destinata a rimanere protagonista della scena almeno sino al prossimo fine settimana (vedi seconda figura, carta in quota). Tra venerdì e sabato un temporaneo cedimento del geopotenziale sulle regioni alpine, a causa del transito di un modesto asse di saccatura sull’Europa centrale, potrà determinare il transito di qualche banco di velature più organizzato, ma subito dopo, in particolare da domenica, una nuova pulsazione di aria subtropicale andrà ad infarcire il campo di alta pressione, permettendogli l’ennesima ripartenza.
Da uno sguardo alle elaborazioni d’ensemble (ultima figura in basso), quelle che ci permettono di individuare eventuali cambiamenti a lunga scadenza, si nota un possibile indebolimento del grande anticiclone intorno al 18-20 novembre. Al momento tuttavia, non compaiono elementi sufficienti a farci ritenere possibile una svolta definitiva nello stato del tempo. Le temperature rientreranno probabilmente entro la media del periodo, e questo è già un evento, ma la piovosità rimarrà scarsa su gran parte del territorio nazionale, il che confermerebbe l’andamento vistosamente anomalo di questo mese di novembre.
Luca Angelini
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.