Mancava solo il responso della NOAA ed oggi è arrivato. Il 2014 si è rivelato il più caldo dall’inizio delle rilevazioni strumentali, ossia degli ultimi 135 anni. Sia la National Oceanic and Atmospheric Administration e la NASA hanno confermato dunque il record di caldo fatto registrare dal 2014 a carico delle temperature globali del Pianeta. In precedenza, le prime risultanze erano pervenute dall’agenzia meteo giapponese e da un gruppo indipendente di University of California di Berkeley.
Da parte nostra avevamo già anticipato i primi dati in questo articolo e ora completiamo l’analisi con la chiusura ufficiale del discorso.
Sia JMA e NOAA inseriscono dunque l’anno appena trascorso tra i più caldi della storia moderna con minimi margini di errore rispetto alle rilevazioni precedenti (1998, 2005 e 2010), mentre la NASA ritiene che sia proprio il 2014 l’anno più caldo, con un margine di errore in pareggio statistico con le analisi del 2005 e del 2010.
A differenza degli anni passati il record di caldo targato 2014 ha primeggiato pur senza la presenza di un eventi di El Niño in corso.
I maggiori ricercatori mondiali sono d’accordo nell’osservare che il rallentamento del riscaldamento globale avvertito negli ultimi dieci anni è stato probabilmente causato da fattori naturali a breve termine, quali le piccole variazioni dell’attività solare, di quella vulcanica e di fluttuazioni interne relative ad esempio, al ciclo dell’ENSO (fenomeno di El Niño).
Report Luca Angelini
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.