
Nel suo rapporto del febbraio 2022, l’IPCC (il Gruppo intergovernativo sul cambiamenti climatici) ha riconosciuto che la “retorica e la disinformazione sui cambiamenti climatici e il deliberato boicottaggio della scienza, hanno contribuito ad una generale percezione errata della realtà, con relativo dissenso verso il mondo scientifico e quindi il rischio e l’urgenza derivanti dal cambiamenti climatici sistematicamente ignorati. ”
Fa strano dover pubblicare ancora questi grafici, eppure il discorso delle attribuzioni al trend termico globale in atto dovrebbe essere superato. Il Quinto Rapporto Valutazione IPCC è riassunto nel grafico qui sotto: il grafico mostra l’influenza dei diversi fattori sulla temperatura dal 1950 al 2010. In nero le temperature osservate mentre la somma delle forzanti antropiche è in arancione. GHG sono tutti i gas serra ben miscelati. NAT sono le forzanti naturali, come attività solare e vulcanica e la variabilità interna è una stima del potenziale impatto di alcune oscillazioni tipo AMO, ENSO etc.
Il fatto incontrovertibile è che la scienza ha provato a giustificare l’attuale trend termico globale in atto attraverso cause naturali, ma non c’è riuscita andando sempre a ricadere sulla barra arancione.
Francesco Nucera e Luca Angelini
