CO2, un anno sopra quota 400ppm (e nessuno ne parla)

Qui i conti non tornano: la crisi mondiale avrebbe dovuto tagliare da sola una quota non trascurabile di emissioni serra nell’atmosfera, i provvedimenti presi poi dai governi di diversi Paesi per ridurre il rateo di gas emessi dalla combustione del propellenti fossili avrebbero dovuto dare una mano, incidere quanto meno con una piccola limata. A oltre 20 anni dalla presa di coscienza di questo problema ecologico che stritola noi e il Pianeta, tanto sembra essere stato detto, qualcosa anche fatto, ma senza alcun risultato apprezzabile.

Secondo un recente rapporto del Dipartimento dell’Energia statunitense, la produzione di biossido di carbonio, meglio noto come CO2 o anidride carbonica, non solo non è in calo, ma addirittura ha portato le concentrazioni globali di questo importante gas serra ad attestarsi al di sopra della soglia di 400 parti per milione in modo fisso e continuativo.

E nessuno nel mondo dei media ne parla e nessuno nel mondo della politica prende provvedimenti drastici ed efficaci. E si continua ad andare avanti per tentativi, con 1°C di media già incamerato in pochi decenni anzichè, come sarebbe normale, in qualche secolo o millennio.

Ricordo che i gas serra sono componenti naturali dell’atmosfera i quali, a partire dalla Rivoluzione Industriale (200 anni fa) hanno subito un incremento, prima progressivo e poi esponenziale a causa delle attività umane. Negli ultimi decenni quindi la nostra serra sta funzionando, per così dire, troppo bene e pertanto ha intaccato il bilancio radiativo globale, impedendo la dispersione di una parte della radiazione infrarossa verso lo spazio. Questo ha determinato un aumento (esponenziale) delle temperature. 

Ora, cari amici e lettori, vi invito ad una riflessione personale: chi di voi, venendo a conoscenza che una persona cara è stata colpita da una grave malattia attende 20, 30, 40 anni prima di sottoporla ad una cura, per quanto drastica possa essere?

Luca Angelini

CO2, un anno sopra quota 400ppm (e nessuno ne parla)

 

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