Novembre, il mese autunnale per antonomasia detiene sul territorio italiano anche una caratteristica ben precisa, quella di essere il mese più piovoso dell’anno. Come vedete, di freddo non se ne parla poichè, statisticamente, le piogge che si verificano in autunno traggono origine dall’afflusso di masse d’aria molto umide ma anche miti, spesso di derivazione nord-africana.
Cosa potremo dunque aspettarci per il mese che verrà? Analizzando vari indici meteo-climatici, compresa l’analisi probabilistica dell’indice NAO così come ci perviene dai centri di calcolo americani del NCEP, abbiamo notato un dato che accomuna diverse elaborazioni modellistiche, quello che vede la concreta possibilità che si erga e si consolidi un anticiclone di blocco sull’Europa centro-orientale. Cosa significa questo per il tempo di casa nostra?
Incrociando i dati del Blocking (prima figura in alto), la traiettora delle Storm Tracks (il letto entro quale scorrono le perturbazioni), con la previsione d’ensemble dell’indice descrittivo NAO (che identifica in buona sostanza la dislocazione delle pedine atmosferiche sullo scacchiere euro-atlantico), pare delinearsi un mese più piovoso della norma sull’estremo nord-ovest e sul medio versante adriatico, leggermente meno piovoso della norma invece su nord-est e Sardegna, nella norma altrove. Il profilo termico non dovrebbe discostarsi in modo pesante dai valori del periodo, anche se nel complesso potremmo sperimentare fasi di prevalente sopra media.
Insomma, perturbazioni atlantiche ben disposte a penetrare sull’Europa fino alle porte dell’Italia, salvo venir poi dissuase ad attraversare il nostro Paese per via del blocco anticiclonico subito a valle (est), manovra che costringerà nubi e precipitazioni a deviare verso nord a partire dall’arco alpino, puntando poi la Mitteleuropa.
Luca Angelini
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