Confermato il GELO della Befana, le ultimissime in VIDEO

IL VIDEO: tutto confermato! Dobbiamo certamente osservare che una volta tanto la modellistica numerica ha calcolato in maniera estremamente corretta e puntuale l’impianto generale che da giorni seguivamo e che avrebbe dovuto portare verso l’Italia una massa di aria molto fredda dalle latitudini artiche. Una massa d’aria che in realtà potrà contare su un doppio contributo, tale da poter essere classificata come aria artica continentalizzata, insomma la più fredda che può raggiungerci.

LE TEMPERATURE: ironia della sorte, sono previste dapprima in aumento sulle regioni settentrionali (cresta alpina esclusa) dove mercoledì 4 lo zoccolo temperato posto davanti al fronte dell’aria fredda si riverserà in val Padana con venti di Foehn, poi dal 5 gennaio, in brusca diminuzione su tutta l’Italia, anche di 12-15 gradi, con valori che cadranno al di sotto della media di molti gradi.

LA NEVE: è confermato, arriverà. Dove? In Adriatico dalle Marche verso sud (Riminese in forse), sul Tirreno dalla Campania verso sud, fatta eccezione per le zone poste sottovento alle rispettive montagne (nel VIDEO una cartina ci spiega tutto), comprese le zone settentrionali della Sicilia e, in via più sporadica e occasionale, quelle orientali della Sardegna.

VENTO E BURRASCHE: venti forti ovunque da mercoledì 4 (soprattutto al nord) sino a sabato 7 gennaio, venti via via più freddi, anzi gelidi. Burrasche previste il 4 gennaio sui nostri bacini di ponente per Maestrale e Tramontana, tra il 5 e il 7 per Bora e Grecale con magi fino a molto agitati.

LA TENDENZA SUCCESSIVA: al momento è incerta, comunque si ritiene probabile un ritorno delle temperature entro la media del periodo intorno all’8-9 gennaio, ma in un contesto di tempo ancora instabile con possibili sorprese.

Luca Angelini

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