Dal 25 maggio i primi CALDI inizieranno a battere cassa

Onda calda dal nord Africa: la prima la scamperemo, la seconda probabilmente ci finiremo dentro, in tutto o in parte.

Quanto vi ho anticipato in questo articolo e che ora vado ad approfondire è da considerare solo come linea di tendenza a livello orientativo e non quale una vera e propria previsione. Tanto per iniziare, cosa significa che la prima ondata di caldo probabilmente la eviteremo? Prendiamo la carta in quota (figura in alto), ossia la carta che rappresenta l’altezza della superficie di 500hPa 8che si trova a circa 5.500 metri di quota). Lo step è quello previsto per domenica sera. Quali elementi si possono riscontrare?

Prima di tutto la presenza di un flusso perturbato principale piuttosto veloce, ma che riesce anche a sviluppare onde abbastanza spigolose. Tra queste si nota una campana di alta pressione con asse disposto al traverso dell’Italia centro-meridionale. L’origine della massa d’aria che vi si accompagna, di matrice oceanica, tenderà poi a continentalizzarsi parzialmente per contributo anche di correnti nord-africane. Da qui una prima temporanea impennata delle temperature prevista nel fine settimana (ne abbiamo già accennato in questo articolo).

ens 25 maggioSubito dietro però una veloce saccatura nata sul Labrador si sarà già portata sulla Francia, dove mette in mostra anche un bell’asse inclinato negativamente. Una siffatta situazione prelude certamente ad un peggioramento delle condizioni atmosferiche che al momento pare più probabile nella giornata di lunedì 23 a carico del nord e del centro, ma con ripercussioni a livello termico (rinfrescata) anche per il resto del Paese.

Dunque la prima onda calda verrà subito spenta dal pronto intervento posto in opera dalla citata perturbazione atlantica. E dopo?

Esaminando l’andamento delle correnti in quota con metodo ensemble (seconda figura), si nota che la saccatura citata, anzichè progredire verso levante, finirà per frenare a causa dell’aumento della pressione sulla regione scandinava e, ruotando a compasso, finirà per confluire entro una vasta area depressionaria che si posizionerà sul vicino Atlantico.

Da qui la risposta quasi inevitabile da parte dell’alta pressione nord-africana a partire dal 25 maggio. Per ora null’altro si può dire riguardo questa situazione. Certamente sarà mia cura aggiornarvi passo passo nei prossimi giorni, sperando in un evento climaticamente ragionevole.

Luca Angelini

Dal 25 maggio i primi CALDI inizieranno a battere cassa

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