
Nulla deve sfuggire a chi si aspetta con le unghie e con i denti l’avvio di una mancata stagione. Certo c’è da osservare che se all’alba del 3 di febbraio stiamo ancora attendendo la partenza dell’inverno significa davvero che più di qualcosa non e andata per il verso giusto. Abbiamo portato a termine con voi, cari lettori, diverse analisi, complessi ragionamenti, introducendo addirittura elementi di fisica e di statistica.
Ora però permetteteci di alleggerire la tensione, di divagare e di andare a vedere cosa dicono le tradizioni sul destino di questa stagione dal “braccino corto”. Tanto per iniziare, andiamo indietro esattamente di 10 anni per ricordare l’ultima severa ondata di freddo polare sull’Italia.
Secondo il celebre aforisma da oggi, 3 febbraio, saremmo tecnicamente fuori dai massimi rigori dell’inverno, ma se in quello stesso giorno dovesse piovere e tirare vento l’inverno avrebbe ancora occasione per venirci a trovare. Oggi piove? No, Tira vento e fa freddo? Neanche. Beh, neanche il proverbio della Merla quest’anno ha funzionato, perché mai dovrebbe farlo la Candelora?
E allora andiamo a vedere cosa è accaduto nel passato; due giorni della Candelora estremi, il primo risale all’eccezionale febbraio del 2012 (qui sopra ricordato con il video dell’incredibile bufera di neve occorsa nel Riminese). Quell’ondata di gelo e neve può essere certamente ricordata come seconda forse solo al gennaio 1985 come estensione e intensità del fenomeno. L’altro video, quello sotto, è di oggi, otto anni dopo, e ritrae l’aria del tutto diversa che si respirava sulle rive di una delle più belle spiagge della Sardegna.
Ebbene, se la Candelora avesse ragione, potete benissimo immaginare anche voi quale potrebbe essere l’epilogo di quest’anno senza inverno.
Luca Angelini
