Tutto procede secondo lo schema previsionale che ormai andiamo confermando da alcuni giorni. Il vortice nato sull’Artico canadese si è ormai insediato sul Mediterraneo occidentale determinando una prima serie di corpi nuvolosi destinati sopratutto all’Italia.
Un secondo minimo nascerà al livello del mare sottovento alla catena tunisina 
dell’Atlante nella giornata di domenica e si piazzerà poi sul Tirreno centrale approfondendosi notevolmente e pilotando ulteriori corpi nuvolosi che determineranno l’apice della fase di maltempo prevista proprio nella giornata festiva.
In particolare segnalo una linea temporalesca che potrebbe nascere sulle acque del Tirreno centrale, viaggiare verso le nostre regioni centrali nel pomeriggio ed arcuarsi poi tra la sera e la notte su lunedì al nord, accompagnata da un compasso di precipitazioni di forte intensità.
Considerati gli sbalzi di temperatura dovuti all’avvicendarsi di diverse pulsazioni d’aria differenti il livello delle nevicate in montagna, in particolare su Alpi e Prealpi, sarà decisamente variabile e passerà dalle quote pedemontane del Piemonte occidentale ai 1.400 metri delle montagne Friulane sino ai 1.600 metri dell’Appennino centrale.
Scirocco fino a burrasca forte (forza 9) sullo Ionio con mareggiate anche violente possibili domenica sulle coste della Calabria, della Basilicata e in Salento. Acqua alta sulla Laguna Veneta con un massimo di 140 cm previsto intorno all’01,30 di lunedì notte.
L’inizio della prossima settimana esordirà ancora all’insegna dei cieli grigi e del tempo piovoso al nord, al centro e sulla Sardegna, poi martedì l’instabilità si porterà al meridione, mentre sul resto del Paese si andrà verso un graduale miglioramento. Nuove nevicate però in arrivo dalla sera lungo la cresta alpina.
Ne riparleremo. Intanto video di approfondimento dedicato. Buona visione.
Luca Angelini
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