Tra un vortice che se ne va e un anticiclone che non riesce a prenderne il posto, si infilerà il terzo incomodo – se così si può dire – e, di punto in bianco, sull’Europa e sul Mediterraneo cambierà totalmente l’assetto delle correnti. Non saremo più invasi da aria umida e mite portata dai venti di Scirocco nati sul nord Africa, bensì da aria più fredda e asciutta in arrivo dalle propaggini del Circolo polare Artico.
L’obiettivo principale di questa discesa di aria fredda, come vi avevo anticipato nei precedenti editoriali, saranno i paesi Balcanici, ma anche l’Italia ne risentirà seppur in via più marginale. Approfondiremo meglio la questione in dettaglio nei prossimi aggiornamenti, dato che potrebbero anche arrivare nevicate sino a quote piuttosto basse su Piemonte occidentale, Emilia Romagna e lungo i versanti adriatici e i settori interni dell’Appennino centro-meridionale.
Per ora rimaniamo sulla meteo della giornata di domenica, che trascorrerà all’insegna di un tempo di cucitura tra il maltempo ormai allontanatosi definitivamente dal nostro Paese e il fronte freddo, che raggiungerà il versante nord-alpino in serata. Il sole prevarrà pressochè su tutte le regioni, seppur in un cielo che lascerà transitare a tratti qualche velatura o banco nuvoloso stratificato di poco conto, più compatto su Sardegna e regioni ioniche. Possibile nebbia in banchi nella notte e le prime ore del mattino sulla pianura Padana e nelle valli interne del centro. Bassa ovunque la probabilità di pioggia, anche se in mattinata qualche goccia potrebbe cadere in maniera occasionale lungo i settori ionici di Sicilia, Calabria e Puglia.
Le temperature rimarranno più miti della norma e la ventilazione nel complesso debole ovunque, in attesa di rinforzare da nord lungo la cresta delle Alpi dalla serata e rientrare da est su val Padana e regioni centrali adriatiche nella notte su lunedì.
Luca Angelini