Un rapido excursus previsionale partendo dal’analisi della situazione attuale, che vede una vasta saccatura occupare gran parte dell’Europa centrale e del vicino Atlantico, alimentata ad est da vigorose correnti miti meridionali e ad ovest da un imponente blocco di aria fredda di tipo marittimo. Diversi i sistemi frontali che si accatasteranno al traverso dell’Europa interessando anche l’Italia. Nella situazione di domani, domenica 6 novembre, la presenza delle montagne ricamerà in modo molto particolare la distribuzione dei fenomeni.
LE INDICAZIONI PREVISIONALI PER DOMENICA: intense correnti occidentali si accompagneranno al transito di corpi nuvolosi i quali risulteranno più attivi al nord sui settori alpini di confine, Lombardia e Triveneto, e al centro-sud sull’intero versante tirrenico, l’Umbria e la Sardegna.
Vi segnalo i fenomeni più importanti:
- il calo delle temperature al nord, a partire soprattutto dalle aree alpine e prealpine dove si avrà anche un calo del limite delle nevicate fino a 1.000 metri, in modo particolare sui settori di confine e su quelli centro-orientali.
- le piogge abbondanti, anche a carattere di persistenza e a sfondo temporalesco soprattutto sul tratto compreso tra Lazio e Campania.
- I venti forti su quasi tutto il territorio nazionale con burrasche e mareggiate lungo le coste esposte ad ovest, in particolare Versilia, Livornese, Arcipelago Toscano, Campania e Sardegna.
- Possibile acqua alta a Venezia con picco di 95 cm intorno alle ore 13.00.
LA POSSIBILE TENDENZA SUCCESSIVA: lunedì 7 e martedì 8 l’aria più fredda in arrivo al nord subirà l’interferenza dell’arco alpino e si riverserà con venti asciutti tali da garantire un diradamento della nuvolosità e rasserenamenti con passaggio a tempo almeno in parte soleggiato, fatta eccezione per i settori di confine, mentre il centro e il sud si vedranno interessati da ulteriori precipitazioni, anche abbondanti (confermeremo e approfondiremo).
Luca Angelini