
Un fronte freddo andato in pezzi per via dell’impatto violento contro l’arco alpino riuscirà in parte a ricompattarsi a valle sfruttando l’umidità prelevata dal mare Adriatico. In seno alla saccatura che guida questo pseudo-fronte affluirà aria più fredda e asciutta a partire dalle quote superiori.
Avremo pertanto una discreta instabilizzazione della colonna d’aria che, unitamente ad un certo effetto sbarramento indotto dalla catena appenninica lato adriatico, potrà generare nuvolosità e dar luogo anche a precipitazioni sparse a prevalente carattere di rovescio o temporale sulle nostre regioni centrali e meridionali peninsulari. Tra queste la Toscana sarà quella meno interessata dai fenomeni, così come anche il Salento e la Calabria ionica. Possibile interessamento invece della Romagna. Segnaliamo la possibilità di brevi e intermittenti rovesci di neve nelle aree interne a partire da 700-900 metri.
Luca Angelini
