Alta pressione confermata all’unanimità delle ultimissime elaborazioni numeriche da parte dei modelli fisico-matematici. Un’alta pressione sostenuta da aria mite che arriva da lontano, esattamente dalle latitudini subtropicali atlantiche e che, per forza di cose, risulta fortemente anomala sul nostro Paese in questo scorcio stagionale.
Una siffatta situazione di stabilità atmosferiche porta con sè un tipo di tempo essenzialmente caratterizzato da giornate soleggiate e, in quota, anche molto miti, con valori termici superiori alla media persino di 6-7°C.
Le cose vanno un po’ diversamente sulle zone di pianura, specialmente in val Padana, noto serbatoio del freddo tutto made in Italy. Le persistenti condizioni di inversione termica, causate dall’accumulo di aria fredda nei bassi strati entro il catino padano, praticamente chiuso a qualsiasi scambio di masse d’aria con le zone circostanti, ne fanno un piccolo angolo di inverno, con nebbie estese, solo parzialmente dissolventi nelle ore centrali della giornata.
Andrà così sino alla Vigilia di Natale, poi i primi refoli freschi lungo l’Adriatico saranno i primi segnali di arretramento da parte del colosso del bel tempo, cui subentreranno nei giorni a seguire, condizioni di maggior dinamicità atmosferica, anche accompagnati da un complessivo calo delle temperature.
Ne parleremo diffusamente in un prossimo approfondimento.
Luca Angelini
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