Il grande anticiclone va forte ma in parte, così facendo, ha perso il controllo subendo una parziale ammaccatura. L’aria fresca atlantica ne ha subito approfittato andando a scorrere in quota proprio lungo quel bordo costretto a mezzo passo indietro. Così, a furia di mezzi passi, l’aria fresca si è trovata a scorrere sopra una vasta buccia di aria ben più calda e umida generando evidenti contrasti lungo la verticale. Tutto va insomma secondo quanto avevamo prospettato in questo nostro precedente editoriale, nel quale avevamo annunciato la possibilità di un passaggio temporalesco al nord tra mercoledì 14 e giovedì 15 giugno.
Temporali che partono dalle montagne, segnatamente Alpi e Prealpi, poichè solo in questo modo l’inversione che giace nei bassi strati riesce a venir scoperchiata mettendo a contatto caldo e fresco. Il tutto poi, sotto la guida delle correnti in quota, finisce anche per sconfinare in val Padana, specie lungo una fascia posta di traverso dal Piemonte all’Emilia Romagna attraverso la Lombardia. Al seguito aria un po’ più fresca e un po’ meno umida, con un certo sollievo alle condizioni di caldo afoso.
Nella giornata di giovedì la situazione rimarrà pressochè invariata, con possibilità di alcuni temporali a campione, localmente abbondanti sulle Alpi centro-orientali, localmente violenti in val Padana. Vi segnalo che la situazione tenderà a farsi sentire anche al centro e poi al sud, andando però ad interessare soprattutto le zone interne e appenniniche, specie quelle del lato adriatico (dalle Marche alla Puglia), e forse sino alla Basilicata.
Venerdì ancora qualche temporale possibile sul Friuli Venezia Giulia e lungo la dorsale appenninica centro-meridionale.
Luca Angelini