
Il freddo non è tutto uguale; questo bene o male lo sappiamo, ma quello che forse molti di noi non hanno ben chiaro è come si propaga una massa di aria fredda. Ebbene, dovete sapere che le masse d’aria, a seconda della loro zone di origine, possono essere di tipo marittimo o continentale.
FREDDO MARITTIMO: quando una massa d’aria fredda marittima, nata sul nord dell’Atlantico o sull’Oceano Artico, si porta verso le nostre latitudini, tende a rimescolarsi e ad assumere spessori verticali considerevoli, anche centinaia di metri. Questo comporta una propagazione irregolare che interessa dapprima le aree in quota e poi finisce per riempire anche le pianure e le valli. Quello che noi avvertiamo è pertanto un raffreddamento intermittente che risulta più efficace in caso di rovesci, i quali appunto “rovesciano” l’aria fredda presente in altitudine verso il basso.
FREDDO CONTINENTALE: in presenza di una massa d’aria fredda di tipo continentale, nata sulle sterminate pianure russe o ancor più remote della Siberia, la corrente si propaga soprattutto nei bassi strati, strisciando attraverso le asperità geografiche. In questo modo l’aria fredda riempie dapprima valli e pianure per poi salire di quota come un vaso che si colma d’acqua. Quello che noi avvertiamo è in questo caso un raffreddamento rapido e pungente, quasi sempre secco e non accompagnato da precipitazioni importanti ad eccezione delle aree soggette a sbarramento orografico.
Luca Angelini
