Un ampio aggiornamento riguardo l’attuale stato della banchisa glaciale artica, che nel bel mezzo dell’inverno si presenta non proprio ottimale riguardo alle medie del passato.
ESTENSIONE: il grafico riprodotto qui sotto ci mostra l’andamento dell’estensione glaciale nei primi 20 giorni di gennaio 2020: questo parametro risulta in linea con la media 2011-2019 (la più bassa) e al di sotto di tutti gli altri riferimenti, ossia la media 1981-2010, 2001-2010, 1991-2000 e 1979-1990.

SPESSORE: passando allo spessore della banchisa, si nota uno sbilancio di massa tra l’area compresa tra il nord della Groenlandia e del Canada sino allo Stretto di Bering, che beneficia di un surplus, e il resto dell’area artica che invece vede spessori in deficit. Il totale disponibile è rappresentato dal grafico qui sotto, che per il momento si ferma a dicembre 2019 e ci mostra complessivamente una situazione deficitaria. L’andamento di fine 2019 si colloca al penultimo posto degli ultimi 10 anni, secondo solo al 2016.

INNEVAMENTO: a livello emisferico l’attuale situazione si colloca al terz’ultimo posto tra la minore estensione degli ultimi 15 anni, dopo la situazione del 2006-2007 e del 2014-2015. A livello settoriale (cartina qui sotto) si nota che l’Europa sta soffrendo un deficit vistoso nell’estensione dell’innevamento in relazione al periodo, e così anche nell’estremo Oriente, in particolare nell’area giapponese, e lungo i settori nord-occidentali del Canada. Estensione sopra la media sull’area siberiana orientale e nel resto del Canda, con un surplus notevole sull’area di Terranova e del Labrador.
Luca Angelini

Powered by Siteground