
Quando, nell’inverno del 2007, l’estensione della banchisa artica raggiunse per la prima volta valori negativi ragguardevoli, si pensò ad un insieme di concause con tempi di ritorno molto lunghi. E invece quei valori minimi di estensione vennero raggiunti nuovamente nel 2012 e poi con sempre maggior frequenza negli anni successivi che videro il 2018 come l’anno peggiore.
Negli anni insomma si era consolidato un trend, ossia un andamento che conferma di volta in volta la situazione difficile dei ghiacci oceanici del Polo Nord. La conferma anche nel 2021. Dall’inizio dell’anno l’estensione media della banchisa si è attestata su valori minimi degli ultimi decenni.
Attualmente (marzo 2021) l’estensione effettiva della calotta ghiacciata è pari a 14,7 milioni di chilometri quadrati, contro una media climatologica (1979-2021) di 15,3 milioni di chilometri. Siamo inoltre ben lontani dai 16,4 milioni di chilometri quadrati del 1979 e invece ben più vicini al record negativo assoluto del 2018 di 14,3 milioni di chilometri quadrati.
Luca Angelini
