
Come ogni anno, intorno alla metà del mese di settembre o poco oltre, l’estensione e la consistenza della banchisa glaciale artica raggiunge il minimo annuale. In altre parole da ora il bilancio energetico polare risulterà negativo e questo favorirà il ricompattamento della massa glaciale oceanica che pertanto tornerà ad aumentare la sua estensione sino al prossimo mese di marzo.
Anche quest’anno, essendo stata imponente la riduzione estiva delle distese glaciali a causa delle temperature sempre più elevate, il nuovo ghiaccio in formazione sarà molto sottile e fragile, tale da rendersi nuovamente vulnerabile il prossimo anno. E’ per questo che, anno dopo anno, l’estensione della banchisa oceanica diminuisce sempre più.

Confrontando i dati degli ultimi anni relativi al periodo di minimo annuale (vedi grafico qui sotto) risulta palese questo trend di riduzione: pensate peggio del 2023 fece solo la tremenda estate polare del 2012, con soli 800 mila chilometri quadrati di differenza dall’estensione attuale, pari a 4,6 milioni di kmq e il 2021 con 4,1milioni di chilometri quadrati. Siamo quindi ben lontani dalla media climatologica 1979-2020, pari a 6,4 milioni di kmq.
Luca Angelini
