
Neve e ghiaccio esercitano sull’uomo emozioni particolari, sia in senso buono che in senso cattivo. C’è chi proprio la neve non la sopporta, molti invece la amano e quando arriva febbraio con le sue giornate che si allungano e con la sua luce non più cinerea dell’inverno pieno, provano quasi nostalgia nel vedere il manto bianco lentamente ingiallire, ridursi fino a sparire e tornare nel nulla.
Ma c’è anche chi la neve e il ghiaccio li va a sfidare là dove regnano incontrastati: nelle gelide gole delle nostre montagne. Gennaio e febbraio sono mesi d’oro per chi ha la passione di arrampicare sul ghiaccio verticale. In particolare i prossimi giorni (ultima parte di febbraio) si prospettano condizioni decisamente favorevoli, per via di temperature molto più basse della norma, specie sulle Alpi. Le cascate completamente pietrificate nel silenzio gelido della montagna invernale sono un ottimo terreno di allenamento e di conquista per alpinisti in vena di emozioni forti.
Per risalire queste spettacolari costruzioni della natura occorrono ottime competenze di progressione su ghiaccio (si seguono appositi corsi), bisogna sapersi muovere con attrezzatura tecnica come i ramponi e la picozza. I ramponi sono essenzialmente punte di acciaio che vengono fissate sotto le suole degli scarponi e che vengono conficcati nel ghiaccio permettendo di procedere sulla sua superficie anche con inclinazioni sino a 90 gradi.
La piccozza è una sorta di piccolo piccone con manico appositamente ricurvo la cui lama affilata va piantata nel ghiaccio per mantenere il baricentro del corpo con il supporto gli arti superiori. Giacca a vento, guanti e corda ed ecco che i nostri eroi del ghiaccio iniziano la loro salita sugli impressionanti candelotti di ghiaccio. La progressione: piede-piede, picozza-picozza ed ecco che si sale su questi mostri incantati dal fascino ammaliante..
E durante l’estate? Beh per chi proprio non può fare a meno di calpestare la neve e il ghiaccio anche nella stagione calda, gli stessi attrezzi possono risultare idonei anche a percorrere vie di ghiaccio più o meno severe lungo le creste, le pareti e le cime più elevate delle Alpi. Percorsi a tu per tu con neve e ghiaccio in attesa del prossimo inverno quando la neve fuori dalla porta della propria casa sarà la benvenuta e, dopo tutto, non farà più così paura.
Luca Angelini