Da alcuni giorni stiamo seguendo le scorribande di quel minimo di bassa pressione partito dalla catena di montaggio canadese e giunto sul Mediterraneo dalla porta islandese: dopo aver cavalcato la Penisola italiana facendo appoggio sulla porta del Rodano, domani giovedì 26, finirà per transitare sul Canale di Sicilia per poi risalire verso lo Ionio meridionale.
Da quella posizione sarà inevitabile il prelievo di aria dall’entroterra nord-africano. Come sempre, quando si tratta di nord Africa, la sorpresa si apposta dietro l’angolo, data la particolare caratteristica termodinamica di questa massa d’aria. Ora, il giro di boa del nostro minimo, non solo potrà contare su un apporto ulteriore di vorticità (vorticità da curvatura), ma anche di un potenziale termodinamico e un forcing orografico non indifferenti.
In altre parole, questo stato dell’arte potrà favorire una scia di temporali lungo i settori ionici, in particolare tra Calabria, Basilicata e Puglia centro-meridionale, mentre il flusso di testa andrà ad impattare in via continuativa le regioni del medio versante adriatico, tra Marche e Abruzzo, altro settore dove potranno aversi precipitazioni intense. Trattandosi principalmente di Scirocco le quote neve si attesteranno tra i 1.000 metri dell’Appennino centrale e i 1.400 metri di Sicilia e Calabria.
La mappa in figura mostra chiaramente i due punti nevralgici.
Luca Angelini
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.