I luoghi del Pianeta che nei prossimi 10 anni soffriranno sempre più il caldo umido

Diversi studi hanno già da tempo dimostrato che le ondate di calore estivo sono sempre più frequenti e prolungate, a discapito di quelle di freddo invernale, al contrario mediamente sempre più rare e di breve durata. Ora un ulteriore studio, oltre a confermare i precedenti, è riuscito ad individuare le aree del Pianeta dove si soffrirà con sempre maggior frequenza ondate di caldo umido, ossia afoso.

Per quantificare questo parametro è stato utilizzata la temperatura di bulbo umido, che rappresenta in questo caso un buon indizio sulla relazione tra temperatura e tasso di umidità, quello che, in via pratica può essere assimilato come “indice di calore”. Il limite massimo fissato per la tolleranza umana è di 35°C (di bulbo umido).

Ebbene, questo limite nei prossimi anni potrebbe venir raggiunto e anche superato con sempre maggior frequenza, in diverse aree costiere del Golfo Persico, del subcontinente indiano e della Cina orientale, ma non basta; esaminando i dati di temperatura di oltre 7mila stazioni meteorologiche di tutto il mondo, a partire dal 1979, ricercatori hanno scoperto che il valore di bulbo umido di ben 31°C è già stato raggiunto e superato in diverse aree del Pianeta due volte più frequentemente rispetto a 40 anni fa. 

La maggior parte di queste aree si trovano lungo la fasce costiere che si trovano in prossimità di oceani tropicali, che possono fornire abbondante umidità, in particolare in India e in Pakistan. Anche valori di bulbo umido estremi (35°C) sono stati già raggiunti, ma solo per brevi momenti nell’arco di una giornata, quindi non hanno ancora raggiunto necessariamente il limite della tolleranza umana, tuttavia questi eventi sono destinati a durare più a lungo e a riguardare nei prossimi decenni aree via via più ampie, anche in Italia, con la val Padana al primo posto.

Riferimenti dello Studio: The emergence of heat and humidity too severe for human tollerance.

Luca Angelini

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