
I primi nove mesi dell’anno 2023 sono stati ufficialmente i più caldi da quando si hanno a disposizione dati climatici continuativi e certificati (circa 150 anni). Secondo le prime indiscrezioni, che al momento però necessitano della validazione ufficiale e definitiva, anche il mese di ottobre 2023 è sulla buona strada per dare ulteriore continuità a questa anomalia. 10 mesi sopra la media dunque.
Un grado e mezzo di scarto rispetto alla climatologia pre-industriale è stato la differenza complessiva rilevata da 1° di gennaio al 30 di settembre. Come dicevamo però, anche ottobre si sta allineando a questi dati, come si evince anche ad un semplice colpo d’occhio dalla mappa allegata in figura.

Al momento stiamo ancora valutando l’impatto sull’andamento globale delle temperature a seguito dell’insorgenza dei fenomeni di El Nino che, come sappiamo, comporta solitamente una ulteriore accelerazione del riscaldamento che vede però sempre come causa principale, l’eccesso di effetto serra causato dalle continue emissioni dovute all’utilizzo dei combustibili fossili.
A breve, non appena il sistema Copernicus pubblicherà i dati ufficiali di ottobre, aggiorneremo l’andamento di questo trend. Continuate a seguirci.
Luca Angelini
