I satelliti ad orbita polare: il MetOp

Sembrava partita male l’esistenza del nuovo supertecnologico satelite polare europeo MetOp. Il suo lancio, previsto inizialmente per il 17 luglio 2006, fu rimandato e, dopo ulteriori vari tentativi andati a vuoto, avvenne poi finalmente il 19 ottobre dello stesso anno alle ore 18.28 locali dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakhstan. Il frutto della collaborazione suggellata tra i due colossi ingegneristici spaziali europei Eumetsat ed ESA, entrò quindi nel vivo del suo progetto, un progetto ambizioso che prevede il lancio di altri due satelliti della serie MetOp i quali dovranno coprire un arco temporale di osservazioni almeno fino al 2020.

Nell’immagine il satellite MetOp in una immagine divulgata dagli enti spaziali Eumetsat ed ESA

Il MetOp compie un’orbita di tipo polare ad una quota media di 837km, misura i profili di temperatura, umidità lungo l’atmosfera, la velocità e direzione del vento sugli oceani, le concentrazioni di ozono e altri gas-traccia atmosferici. Dal punto di vista tecnico è molto interessante il fatto che tutti i parametri saranno misurati contemporaneamente da diversi strumenti, utilizzando però tecniche diverse e lunghezze d’onda diverse: radio, microonde, infrarosso, ottico, ultravioletto.

Il radiometro dunque, analogamente al Meteosat, è predisposto per la ripresa della superficie terretsre su diversi canali dello spettro. Ciò permette tra l’altro l’importante funzione della “composizione RGB”, grazie alla quale si possono ottenere colorazioni che facilitano la comprensione di alcuni fenomeni o che semplicemente riproducono quello che l’occhio umano vedesse se collocato a bordo del satellite.

Una ulteriore collaborazione, questa volta tutta europea tra L’Eumetsat e il CNES francese, ha permesso la messa a punto inoltre di un sofisticatissimo spettrometro che misura attraverso le emissioni infrarosse dell’atmosfera umidità e temperatura lungo il profilo atmosferico con margini di errore rrispettivamente del 10% e di 1°C. Si aprono così importanti orizzonti alla scienza atmosferica applicata ponendo le basi per previsioni meteo sempre più attendibili e precise.

Le immagini digitali riprese dal satellite MetOp, grazie alla rete DVB predisposta dall’Eumetsat in occasione del lancio del primo satellite Meteosat di seconda generazione, sono accessibili a tutti, sia attraverso sottoscrizione di apposita licenza di ricezione rilasciata dall’Eumetsat, sia via web attraverso il sito ufficiale del medesimo ente al quale ci siamo appoggiati per fornire in tempo reale anche su questi sito tutte le immagini che giungono dal satellite 24 ore su 24.

Luca Angelini

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