Le immagini raffigurate certamente lo testimoniano: visto da lontano, questo fenomeno è davvero curioso ma molto spesso anche spettacolare, soprattutto in caso di virga nevose. Si, perchè il fenomeno delle virga sottintende una precipitazione in atto dalla base di un corpo nuvoloso, una precipitazione che però, in tutto o in parte non riesce a raggiungere il suolo.
Cosa accade esattamente? Il meccanismo è semplice ma le conseguenze molto spesso sono imprevedibili se non addirittura pericolose, vi spieghiamo perchè. Poniamo che in una banda nuvolosa sussistano le condizioni fisiche ideali per la formazione delle precipitazioni. Bene, le nostre gocce d’acqua, o i nostri cristalli di neve se ci troviamo in ambiente sotto lo zero, iniziano a precipitare verso il basso.
Una volta uscite dalla “placenta” nuvolosa incontrano però aria più asciutta e parte della precipitazione inizia ad evaporare (e anche a sublimare in caso di neve). Il più delle volte gocce o fiocchi arrivano sino a terra (altrimenti, ahinoi, non pioverebbe mai!) ma può accadere che la precipitazione attraversi strati di aria molto secca.
In questo caso il processo evaporativo è molto rapido e più causare la totale sparizione della precipitazione durante la caduta. Dal suolo noi vediamo la banda nuvolosa che assume forme molto particolari, sfilacciate, con code simili a batuffoli di cotone se in quota si hanno anche venti sostenuti, magari con sfumature di colore di particolare bellezza, specie se ci troviamo all’alba o al tramonto.
Attenzione però, c’è anche il classico rovescio della medaglia: quando una colonna di precipitazioni evapora sottrae alla colonna d’aria che attraversa molto calore (il calore latente che era stato rilasciato durante la condensazione) e pertanto ne causa un rapido raffreddamento lungo la colonna d’aria. Questo raffreddamento si traduce in una corrente discendente, caratterizzata da colpi di vento, molto insidiosa per il traffico aereo, poichè invisibile ad un occhio poco esperto.
Il fenomeno suddetto prende il nome di microburst, ovvero microraffica: provoca una rapida variazione nel taglio del vento, sia in velocità che in direzione, tale da generare forte turbolenza (turbolenza in aria chiara). Al suolo il fenomeno può essere avvertito come un improvviso cambio di direzione del vento che porta aria sensibilmente più fredda.
Un ultimo appunto: spesso si dice che dalle nubi alte non piove ed è vero, ma questo non vuol dire che anche le nubi alte, tipo cirri e cirrostrati (nella varietà “floccus”), non possano produrre precipitazioni. Sono precipitazioni che però evaporano quasi subito, virga appunto. Anche in questo caso un attento osservatore del cielo non si farà sfuggire il curioso fenomeno.
Luca Angelini
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