Il guasto del fine settimana: attenzione alla VAL PADANA

fenomeni intensi15Dieci gradi in meno nel giro di due giorni! Tempo impazzito? Sarebbe troppo facile liquidarla così. In realtà, climaticamente parlando, sul Mediterraneo siamo avanti di una stagione. La perturbazione che ci interesserà a partire da venerdì, e che concentrerà il nocciolo duro dei fenomeni soprattutto sul nostro settentrione, non divide solo due masse d’aria diverse ma addirittura due comparti climatici stagionali diversi. Si, perchè se sul Mediterraneo sembra già estate, sul nord dell’Atlantico è la primavera “normale” a portare avanti il suo corso.

Ebbene, parlavamo di fenomeni temporaleschi. Prima di dare la prognosi definitiva riguardo questo importante evento meteorologico, ci soffermiamo su un particolare settore del nostro Paese che potrebbe dover pagare lo scotto maggiore, in termini di fenomeni intensi, rispetto agli altri. Questo settore pare sia la val Padana.

Analizzando le elaborazioni numeriche ricavate dai modelli a scala limitata, si nota un gioco di correnti che potrebbe favorire un massimo di precipitazioni sulla fascia padana centrale, grossomodo lungo il corso del fiume Po o appena a nord di esso. Lungo questo settore infatti andranno a confluire nei bassi strati tre diversi tipi di flusso: fresco e asciutto da nord in caduta dalle Alpi centro-occidentali, da est caldo e umido in risalita dall’Adriatico, da sud mite e asciutto in caduta dall’Appennino settentrionale.

L’avvitamento di queste correnti nei bassi strati, unitamente ad un evidente apporto di vorticità alle quote superiori, darà luogo nella giornata di venerdì 15 ad un processo di ciclogenesi tra il golfo Ligure e la Corsica. La perturbazione associata verrà dunque esaltata lungo questa linea confluente e, oltretutto, insisterà per circa 10-12 ore a mezzo della massa nuvolosa che andrà occludendosi sul posto, generando una scia di precipitazioni sino alle prime ore di sabato 16.

Solo allora si assisterà allo sganciamento del minimo che inizierà così a scivolare lungo il Tirreno puntando al nostro meridione, che raggiungerà nella giornata di domenica 17. Il seguito lo vedremo in un prossimo approfondimento.

Per ora basti tener presente dunque questa eventualità: tra il pomeriggio-sera di venerdì e le prime ore di sabato possibilità di precipitazioni anche temporalesche, a tratti anche copiose sui settori evidenziali nella nostra cartina. Non si esclude la possibilità di locali grandinate e temporanei colpi di vento, unitamente al citato calo termico che riporterà la neve sulle nostre Alpi fino a 1.800-2.000 metri, anche 2.200-2.300 metri lungo el Prealpi.

Luca Angelini

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