Là dove osano le aquile… ma chi aquila non è rischia di lasciarci le penne. Se infatti la vista del grande rapace è tra le più acute dell’intero mondo animale e permette di vedere lontanissimo, altrettanto non possiamo dire noi quando siamo alle prese con le tendenze meteo a media e lunga scadenza. Il traguardo dei fatidici 3+2 giorni, i primi tre con buone probabilità di realizzo più gli altri due di riserva in situazioni particolarmente favorevoli, rimangono il limite massimo della predicibilità attuale. Che lo si voglia o no.
Per questo, scorrendo tutti gli incartamenti prodotti dai modelli numerici di previsione, si nota una cortina di fumo per quanto riguarda la possibile tendenza a medio termine, ossia per i primi giorni di novembre. Già da un semplice sguardo alla figura in alto (click per ingrandirla) si può ben vedere che chi ci capisce qualcosa è bravo … o forse no. Che cosa rappresenta questo prodotto numerico?
Rappresenta il campo di altezza geopotenziale di 500hPa, una grandezza fisica che ci consente di vedere come sono distribuite le figure atmosferiche in quota. Pensate che sulla carta sono solo tre i campi rappresentati, ognuno con una linea corrispondente rispettivamente alle isoipse (linee di ugual altezza geopotenziale) di 5.160, 5.520 e 5.760 metri di (geopotenziale). L’intreccio deriva invece dall’andamento caotico calcolato dalle varie corse parallele del modello, il che mette nero su bianco l‘impredicibilità della situazione per quel giorno, che è mercoledì 2 novembre, solo tra 6 giorni, 144 ore.
Ora, chi di voi se la sentirebbe di formulare una qualsiasi previsione partendo da quanto rappresentato in questa carta? Credo che nessuno azzarderebbe, pur sapendo di non rimetterci di tasca propria, come farebbe se stesse puntando al Casinò. Eppure c’è chi giura di sapere come sarà il tempo di tutto il mese di novembre….
Luca Angelini