
Quando sei sotto il temporale il cielo è cinereo, plumbeo, carico d’acqua e la visibilità solitamente è ridotta. La base delle nubi temporalesche, anche quando non generano precipitazioni, è tormentata e può incappucciare le montagne oppure sorvolare minacciosamente le nostre pianure nascondendo quello che c’è sopra. E cosa c’è sopra? Guardate questo bellissimo scatto aereo di Veronica Lazzerini: ci mostra la struttura di un cumulonembo, ossia di una nube temporalesca, vista dal cielo. Ci troviamo sopra il Gargano (20 agosto 2022). In questo caso si tratta di un temporale a cella singola con asse vistosamente inclinato.
Inclinato dal vento in quota che, oltre a fornire il tiraggio verticale che permette all’ammasso nuvoloso di sovrastare tutte le altre nubi, lo piega da un lato, con un vistoso effetto bandiera. Un altro dettaglio da non trascurare: il pennacchio sommitale ghiacciato (guardate i bordi sfilacciati) del nostro cumulonembo a un certo livello non sale più e tende invece ad appiattirsi, quasi trovasse al di sopra un ostacolo invisibile. Quell’ostacolo si chiama tropopausa. Lì le temperature, salendo di quota, smettono di scendere e anzi, iniziano a salire. Salgono perché al di sopra inizia uno strato atmosferico detto stratosfera molto ricco di ozono, gas importantissimo che reagisce alla radiazione solare appunto riscaldandosi e bloccando pertanto tutto ciò che sale dal basso, nubi temporalesche comprese.
Credit Veronica Lazzerini
Report Luca Angelini
