
L’inverno non ha fatto il suo dovere e lo vediamo anche dalle temperature del nostro Mediterraneo, ovunque al di sopra delle medie, soprattutto l’Adriatico, dove lo scarto raggiunge anche i +3°C. Analizzando i dati già a partire dall’inizio del 2023 si evince che dall’inizio dell’anno le acque superficiali si sono sempre attestate su temperature al di sopra della media 1982/2022. Gennaio 2023 ha fatto registrare il picco di anomalia più elevato proprio dal 1982.

Il valore minimo stagionale di +15°C, che attualmente dovrebbe caratterizzare le acque dei nostri mari, non è stato raggiunto: i termometri immersi in acqua non sono mai scesi sotto i +16°C, e hanno raggiunto tale valore per un breve periodo nella seconda metà di febbraio, mentre la ripresa stagionale delle temperature è già avviata, con un mese di anticipo. Ci troviamo quindi in una situazione fortemente anomala per inizio primavera: stando alle medie, infatti, il Mediterraneo avrebbe dovuto risalire alla soglia dei 16°C intorno alla metà di aprile.

Un grado di differenza sembra poco ma invece tradisce un serbatoio di energia notevole già prima che inizi la stagione calda.
Fonte dati: CEAM su rilevazioni NOAA
Luca Angelini