
Se dal punto di vista meteorologico siamo in primavera dallo scorso primo di marzo e, da quello meteo-climatico, dall’inizio dell’inverno (ovviamente è una battuta…) il passaggio astronomico avverrà questa sera, lunedì 20 marzo 2023 alle ore 22.24 ora italiana. In quel preciso istante il Sole salirà sopra l’equatore celeste in un punto noto come “Punto dell’Ariete”. Nel giorno dell’equinozio (vale naturalmente anche per il prossimo corrispondente autunnale che cadrà il 23 settembre), il Sole sorge esattamente ad est e tramonta esattamente ad ovest, infatti la linea di demarcazione fra luce e buio, passa proprio per i due poli geografici terrestri.
Per questo motivo il giorno e la notte hanno uguale durata di 12 ore e il Sole si trova allo zenith sull’equatore, mentre in ogni altro luogo della superficie terrestre raggiunge un’altezza sopra l’orizzonte pari alla differenza tra 90° e la rispettiva latitudine. Insomma, un istante che vale un’intera stagione, quella della primavera, da oggi è ufficializzata anche dal punto di vista astronomico. Questo significa che da questo momento in avanti le giornate, o meglio il dì (inteso quindi come ore di luce), che avevano iniziato ad allungarsi lo scorso 22 dicembre, accelereranno il processo che ci porterà verso il traguardo della giornata più lunga il prossimo 21 giugno.
Luca Angelini
