Inverno: ritorno alle origini

zero termicoCosa arriverà dopo il freddo e la neve? Da giorni avevamo sottolineato quanto questa fase climatica andasse considerata esclusivamente quale una semplice (per quanto importante) parentesi invernale. Oggi ci troviamo dinnanzi alla prova del nove e le elaborazioni medie d’ensemble non fanno che confermare la nostra linea di tendenza.

Anno nuovo vita vecchia insomma. Con i primi giorni di gennaio si torna alle origini. 

spaghi gennaioLa correnti portanti, già tese sull’Atlantico, irromperanno sull’Europa e sul Mediterraneo, ricacciando indietro il freddo di questi giorni. La resistenza opposta nei bassi strati dalla presenza di suoli innevati sull’Europa orientale, finirà per agevolare la risalita de campo di massa proprio sul Mediterraneo, tant’è che l’anticiclone delle Azzorre tornerà il protagonista assoluto almeno sino all’Epifania.

Tutto il freddo finirà per venire riassorbito entro la circolazione circumpolare, concentrando le sue scorribande alle alte latitudini.

Passato Capodanno dunque, ma ancor più dal 2-3 gennaio, si prevede un sensibile e generale carta 2015rialzo delle temperature su tutta l’Italia. In aumento più rapido sulle montagne del nord (vedi in alto la mappa dello zero termico) e al centro, un po’ meno al sud. La val Padana dovrebbe riuscire a conservare gelosamente per qualche giorno ancora quel che resta del lago freddo, magari in collaborazione con il ritorno delle nebbie.

Nel frattempo attendiamo che il “generale”  si inventi qualche altro stratagemma per venire a svernare sul nostro Paese.

Luca Angelini

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