La Nina continuerà fino a febbraio 2023

Le condizioni de La Niña, la condizione che vede acque più fredde della norma lungo la fascia del Pacifico tropicale al largo del sud America, dovrebbero continuare fino a febbraio 2023, segnando il terzo anno consecutivo o quello che gli esperti chiamano un raro “triple-dip”. Dal 1950 ad oggi è accaduto solo 3 volte. Il fenomeno continuerà a influenzare la temperatura e le precipitazioni e ad aggravare la siccità e le inondazioni in diverse parti del mondo. E cresce la preoccupazione per la catastrofe umanitaria in corso nel Corno d’Africa.

Nonostante il suo impatto di raffreddamento a livello globale, gli ultimi otto anni sono i più caldi mai registrati. Sia il 2022 che il 2021, nonostante la sua presenza, sono stati i più caldi di qualsiasi anno prima del 2015. L’innalzamento del livello medio degli oceani, il riscaldamento delle acque superficiali e profonde sono accelerati a causa del cambiamento climatico che, per quanto temporaneamente mitigato proprio da la Niña, prosegue imperterrito nel suo “sporco lavoro”.

Fonte: Organizzazione Meteorologica Mondiale

Report Luca Angelini