
Il titolo, volutamente provocatorio, intende far prendere coscienza di una situazione meteo-climatica comunque grave su molte zone del nostro Paese. Il trimestre invernale 2022/23 (dicembre, gennaio, febbraio) ha chiuso con due pesanti anomalie meteo-climatiche: una dal punto di vista delle temperature – superiori alla media climatologica 1981-2010 di +2.2°C (+1,21°C rispetto alla media 1990-2020) – e l’altra da quello della piovosità – inferiore alla stessa media del 26%, ma con punte fino all’80% di precipitazioni in meno sulle regioni settentrionali. Secondo il CNR si è trattato del 5° inverno più mite dall’inizio delle rilevazioni (225 anni). Nelle mappe qui sotto sono rappresentate le rispettive anomalie.
Fonte dati Rete Meteonetwork e ISAC/CNR
Report Luca Angelini
